Abstract
Vesicular mole, or hydatiform mole, is an anormal product of conception which has in edematous appearance and vesicular expansion of chorionic villi its main distinguishing characteristic. Morphological, histological and cytogenetics variability consents to distinguish between a partial and a complete hydatiform mole.
Case report presented is about the clinical history of a patient 21 years old, to which is diagnosed a suspicius complete vesicular mole and that, consequently, is submitted, in the same hospital, to an uterine cavity curettage. After some necessary postoperative exams and after 3 days of hospitalization, patient is discharged with the prescription to make serial tests of serum β-HCG levels. Patient returns in the same hospital 25 days after her discharge, due to unsuccessful β-HCG levels suppression, and then subjected to appropriate diagnostic tests. Successively a oncological counseling it is diagnosed a focal hepatic lesion in the seventh hepatic segment, presumably referable to a metastasis. Patient, classified as a low-risk patient according to the prognostic score system for trophoblastic tumors (FIGO 2000), is discharged with prescription of elaborating a chemiotherapic treatment.
Riassunto
La mola vescicolare, o mola idatiforme, è un prodotto anormale del concepimento che ha nell’aspetto edematoso e nella dilatazione vescicolare dei villi coriali la sua principale caratteristica distintiva.
La variabilità morfologica, istologica e citogenetica permette di distinguere una mola idatiforme parziale ed una completa.
Il case report presentato tratta la storia clinica di una paziente ventunenne cui viene diagnosticata una sospetta mola vescicolare completa, e che viene conseguentemente sottoposta a revisione della cavità uterina. Dopo i dovuti accertamenti postoperatori e tre giorni di ricovero, viene dimessa con l’indicazione ad eseguire controlli seriati dei valori sierici di β-HCG. La paziente ritorna presso lo stesso nosocomio a causa della mancata soppressione dei livelli di β-HCG e quindi sottoposta agli accertamenti diagnostici del caso. Successivamente, ad una consulenza oncologica, viene diagnosticata una lesione focale epatica del settimo segmento, presumibilmente riconducibile a metastasi a distanza. La paziente, classificata a basso rischio sulla scorta del sistema di punteggio prognostico per le neoplasie del trofoblasto (FIGO 2000), viene dimessa con l’indicazione ad eseguire un protocollo terapeutico chemioterapico.