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Impatto Metabolico ed Emocoagulativo dei Contraccettivi Orali
Pubblicato su:
La Rivista Italiana di Ostetricia e Ginecologia n. 12
Abstract Safety of oral contraceptives is mainly dependent on the ability of these compounds of influencing atherogenic factors, as lipid and glucose-insulin metabolism, and the risk of deep venous thrombosis. Published data indicate that oral contraceptives with an estrogenic more than androgenic environment, induce a more protective lipid profile. Accordingly, the use of oral contraceptives containing non-androgenic, or more than that, anti-androgenic progestins seems to be the most useful for inducing a protective lipid profile. The same is true for glucose-insulin metabolism. Insulin sensitivity and glucose tolerance are negatively modified by androgenic progestins and left unvaried by anti-androgenic progestins. The latters may even improve insulin sensitivity when given in conditions of hyperandrogenism, as in women with polycystic ovary sindrome. The risk of deep vein thrombosis is higher with 3rd than 2nd generation oral contraceptives. The risk with oral contraceptives containing anti-androgenic progestins is similar to that of oral contraceptives containing 2nd generation progestins. In conclusion, it appears that oral contraceptives containing anti-androgenic progestins are safer than formulations with other progestin molecules, on the risk for cardiovascular events.
Parole Chiave:
ProgestiniciLipidiGlucosioTromboembolism.
Riassunto La sicurezza dei contraccettivi orali dipende in gran parte dalla loro minore o maggiore capacità di influenzare i fattori di rischio aterogeni, quali i lipidi ed il metabolismo gluco-insulinemico, e di influenzare il rischio di trombosi venosa profonda. Le associazioni estroprogestiniche caratterizzate da un equilibrio estrogenico più che androgenico inducono un assetto lipidico più protettivo dal punto di vista aterogeno. A questo scopo l’utilizzazione di progestinici non androgenici e soprattutto anti-androgenici, è la più indicata per indurre un migliore assetto lipoproteico. Lo stesso dicasi per l’impatto sul metabolismo glucidico e sulla sensibilità all’insulina, che sono generalmente peggiorate dai progestinici androgenici e lasciate invariate o addirittura migliorate, in alcune condizioni di iperandrogenismo quale la sindrome dell’ovaio policistico, dai progestinici anti-androgenici. Il rischio di trombosi venosa profonda è maggiore con i composti contenenti progestinici della 3° rispetto a quelli della 2° generazione. I contraccettivi contenenti progestinici anti-androgenici hanno un rischio di trombosi venosa profonda simile alle formulazioni contenti progestinici della 2° generazione. Sembra quindi di poter concludere che i contraccettivi orali contenenti progestinici anti-androgenici possano essere quelli più sicuri dal punto di vista cardiovascolare.