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Effetti della gravidanza sulla funzionalità tiroidea
Pubblicato su:
La Rivista Italiana di Ostetricia e Ginecologia n. 10
Abstract Thyroid activity is critical for reproductive function and normal fetal brain and cognitive development. Thyroid disorders are, therefore, often associated with adverse reproductive outcome. However it is very important to know that during pregnancy physiologic changes in thyroid function occur, which should not be misinterpreted as pathological. The incident of overt thyroid dysfunction in pregnant women is 1-2 % but unrecognized subclinical forms of hyper- and hypothyroidism are probably more prevalent. Maternal thyroid autoimmunity seems to be the most important cause of thyroid dysfunction. The commonest examples of thyroid autoimmune disorders in pregnancy are Hashimoto thyroiditis and Graves’ disease. In the first case the risks for the fetus are associated with maternal hypothyroxinaemia, while in Grave’s disease transplacental transfer of maternal autoantibodies (anti-TSH receptor) can lead to neonatal hyperthyroidism. Precocious diagnosis and appropriated treatment could decrease maternal and offspring complication, and improve neonatal outcome. The therapy’s goal is to keep the patient euthyroid: for hyperthyroidism during pregnancy, thionamides (antithyroid drugs) are the most accepted treatment, while for hypothyroidism the treatment of choice is levothyroxin. Serial ultrasound assessment is indicated to detect fetal signs as tachycardia, goitre, growth defect and hydropic changes Some times, direct fetal blood sampling by cordocentesis can be considered for the assessment of fetal thyroid function.
Riassunto Durante la gravidanza avvengono alcune modifiche fisiologiche della funzionalità tiroidea che potrebbero essere interpretate come patologiche, per questo si ritiene importante conoscere i meccanismi che sottostanno a tali cambiamenti. Ci sono però alterazioni tiroidee che durante la gravidanza possono determinare problematiche sia materne che fetali e neonatali. L’incidenza di tali patologie è l’1-2 % di tutte le gravidanze, ma si ritiene che la prevalenza sia di ipo che di ipertiroidismo subclinico sia maggiore. Le tiroiditi autoimmuni rappresentano, sicuramente, uno dei fattori eziopatogenetici più importanti. La Tiroidite di Hashimoto ed il morbo di Graves sono le patologie autoimmuni che più frequentemente possono complicare la gravidanza. Nel primo caso la patologia fetale è determinata dalla carenza ormonale materna, mentre nel secondo all’origine della patologia fetale c’è il passaggio transplacentare di autoanticorpi attivanti i recettori per il TSH. La diagnosi precoce e la terapia medica determinano una diminuzione dell’incidenza di complicanze materne ed un miglioramento dell’outcome neonatale. La terapia consiste in levotiroxina (analogo del T4) per l’ipotiroidismo, ed in Propiltiuracile (inibitore della sintesi di T4 e del passaggio da T4 a T3) per quanto riguarda l’ipertiroidismo. Il monitoraggio fetale viene effettuato mediante valutazione ecografica della crescita (per escludere il IUGR), delle dimensioni tiroidee (per escludere il gozzo), della frequenza cardiaca (per escludere una tachicardia fetale), ed in alcuni casi selezionati attraverso la funicolocentesi.